Cicloviaggio e  Fotografia

Cicloviaggio e  Fotografia

 

 Portare a casa le immagini del proprio viaggio e condividerle con gli amici e/o inserirle sui social  (o realizzare dei filmati) è un piacere indiscutibile.

E’ importante saper raccontare con le immagini e saper suscitare le stesse emozioni che si sono provate nel viaggio …

ma è sempre vero?

Talvolta non ci si rende conto che la nostra “misura” non è condivisa ed allora ci troviamo nella situazione di presentare immagini noiose e banali che inficiano il racconto del viaggio stesso, addirittura fanno perdere l’interesse per luoghi e situazioni che magari meritano maggiori attenzioni.


Non si vuole salire in cattedra.. però posso dare qualche consiglio:

 

1 – Importante, nella serie di fotografie da proporre, una prima immagine grafica (anche due...) con date, giorni, luoghi, mappa approssimativa,  il gruppo .. in modo da presentare il viaggio

2 - Il momento e luogo di partenza, quello di arrivo o fine giro, sono degni sempre di qualche scatto


3 - La percorrenza per le strade (di qualsiasi tipo) merita più scatti "dinamici",  anche mentre si pedala... seppure con rischio di mosso; 

si vede la strada, si vede il panorama…


4 - Nei panorami estesi è utile mettere qualcosa in primo piano in modo da dare prospettiva e profondità (ad esempio un parziale della bici, un albero, un fiore, una roccia, una indicazione, un animale, una persona…)



5 – nei panorami fate attenzione all’orizzonte; spesso risulta inclinato. Attenzione pure a non tagliare i campanili o le sommità di palazzi e nello stesso tempo lasciare troppo spazio al suolo solo perché si inquadra il soggetto al centro. 

Inquadrare bene un’immagine è un esercizio da fare costantemente; se non si è soddisfatti del risultato ripetere lo scatto correggendolo.




6 - La bici è sicuramente il vostro destriero ma non è necessario metterla al centro della maggior parte delle vostre immagini; alla lunga diventa noioso e banale e toglie visibilità a tutto ciò che sta attorno o dietro. Meglio se posta a lato lasciando che l’attenzione corra al luogo.



7 - È anche importante proporre cose apparentemente passate inosservate come fiori, animali, ombre, piccoli oggetti …



8 Per me importanti sono le persone incontrate quindi primi piani, ritratti   (secondo disponibilità delle persone riprese).

 Non tagliare i piedi nelle riprese di persone intere.

9 - I “selfie” sono talvolta necessari ma NON devono essere l’unica regola per giustificare che… ci siete!

            10 - I cartelli di località (ingresso alle città) fanno parte delle indicazioni utili ma NON devono possibilmente essere               l’unica foto del luogo




11Nelle situazioni problematiche non si pensa certo a scattare una foto bensì a risolvere il problema impellente: fermarsi un attimo e immortalare il momento diventa una testimonianza interessante (non facile)


12- cambiare spesso posizione di ripresa; dall’alto, dal basso, talvolta stesi in mezzo alla strada   (in assenza di traffico però!)



13 – qualche ripresa stupida e/o umoristica mitiga la possibile pesantezza dell’insieme.


14 – ora con le immagini digitali, una volta rientrati dal viaggio, spesso è necessario utilizzare un programma del computer per correggere tagli, luci, ombre, colori .. Occorre una certa pratica con i software.

15 – gli attuali telefonini dispongono di fotocamere e di software che “producono” e correggono all’istante l’immagine quasi alla pari di un buon lavoro di post-produzione: meglio approfittarne.


Questi sono alcuni consigli che mi sento di dare; non è necessario seguirli in modo didattico…

se qualcuno ha qualche indicazione aggiuntiva .. ben venga!

La serie di fotografie realizzate possono comporre un filmato (praticamente una proiezione continua) utilizzando semplici programmi video-maker.

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Per ciò che riguarda il personale modo di fotografare mi servo di vecchie fotocamere compatte digitali che funzionano ancora a pile stilo                                                                                     (stilo AA di riserva per non dipendere da prese di corrente per le batterie ricaricabili );

La compattina posso utilizzarla con una sola mano mentre pedalo. 

Ritengo le reflex decisamente ingombranti e difficili da maneggiare specie se si pedala, se poi cadono a terra per me diventa una tragedia.. di compatte ne ho diverse (talvolta due in viaggio) e il loro costo è un decimo almeno di una reflex.          

Il telefonino, tavoletta touch, non riesco a maneggiarlo... riesco solo da fermo e dopo alcune operazioni quindi è possibile che mentre armeggio alcuni momenti possano sfuggirmi.